Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella sponsor di una mostra rinascimentale alla Royal Academy of Arts di Londra

Dal 9 novembre 2024 al 16 febbraio 2025, la più antica farmacia del mondo rivisita il suo intreccio con la Firenze rinascimentale e con tre dei più grandi artisti di tutti i tempi sponsorizzando la mostra “Michelangelo, Leonardo, Raffaello: Firenze, 1504 circa”.

Una mostra, quella sponsorizzata da Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella che ripercorre l’incrocio delle strade dei tre titani del Rinascimento italiano esplorando la rivalità tra Michelangelo Buonarroti e Leonardo da Vinci e l’influenza che entrambi ebbero sul giovane Raffaello Sanzio da Urbino (noto come Raffaello). Siamo nel XVI secolo, periodo in cui Leonardo trascorse un periodo di tempo presso il convento di Santa Maria Novella per lavorare agli studi preparatori di una delle più influenti opere d’arte non realizzate – il murale della Battaglia di Anghiari – con cui la mostra culmina.

Leonardo da Vinci in Santa Maria Novella

Dopo aver ricevuto dal governo fiorentino l’incarico di realizzare un dipinto murale della Battaglia di Anghiari per la nuova sala del Consiglio di Palazzo Vecchio, Leonardo trascorse un periodo di tempo presso il convento di Santa Maria Novella nel 1504 e 1505. Aveva bisogno di una stanza abbastanza grande per contenere un’opera di quelle dimensioni e progettò una grande impalcatura mobile in legno per sostenere il suo lavoro preparatorio.


Contemporaneamente, Michelangelo Buonarroti riceveva l’incarico di dipingere la Battaglia di Cascina, da esporre nella stessa sala, i cui disegni preparatori costituiscono un altro momento centrale della mostra della RA e mettono in risalto la competizione e la sorprendente differenza tra i due artisti, tanto che nel 1574 Benvenuto Cellini definì le loro opere “la scuola del mondo”.


Lo scontro tra i due titani non fu tanto una lotta per la commissione quanto per una particolare visione di ciò che l’arte poteva essere. Raffaello fu uno dei primi artisti a rimanere affascinato da queste opere mai realizzate e creò uno schizzo della composizione di Leonardo in uno dei suoi disegni a punta di metallo, che chiude la mostra. Come scrive Rebecca Salter, presidente della Royal Academy, “più di cinque secoli dopo, è come se avessimo colto Raffaello mentre scrutava le spalle di Leonardo”.

La bellezza del Rinascimento arriva ai giorni nostri

Fondata come convento dai frati domenicani che si stabilirono a Firenze nel 1221, l’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella attraversa più di otto secoli di ricca storia con la città di Firenze. Introducendo innovazioni con la coltivazione di erbe e medicamenti per l’infermeria del monastero – e come Leonardo più tardi, contrastando il dogma religioso con la scienza – i frati hanno evoluto l’arte speziale nei secoli successivi in acque aromatiche e fragranze, come l’essenza agrumata che ha lasciato il segno, creata per la regina di Francia Caterina de’ Medici nel 1533, che ha giocato un ruolo fondamentale nella storia della profumeria europea.

Leonardo stesso coltivò a lungo il fascino della natura, della botanica e della profumeria, che furono fonte di ispirazione sia per il suo lavoro di artista che per le sue intuizioni di uomo di scienza. Continuando l’eredità del Rinascimento e il suo impegno per la qualità, l’eccellenza e la bellezza, Santa Maria Novella porta questa alchimia di meraviglie ai giorni nostri in 30 paesi attraverso 400 negozi, con un terzo negozio a Londra che aprirà in Burlington Arcade, a pochi passi dalla Royal Academy.


“È un orgoglio particolare essere alla guida di un marchio con una storia così lunga e importante. Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella ha avuto un ruolo diretto nello sviluppo di alcune delle opere d’arte più significative del Rinascimento italiano”, ha dichiarato Giovanna Paoloni, Amministratore Delegato di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella. “Con il nostro sostegno a questa mostra, vogliamo riconoscere le nostre radici e continuare la tradizione rinascimentale, fin dai tempi dei Medici, di sostenere le arti, portando una poetica di bellezza dai secoli di storia di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella”.

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