L’evento ha confermato il ruolo di osservatorio attento e selezionato. Sono stati infatti 215 i marchi presenti a questa edizione, il più alto numero mai registrato, di cui il 74% esteri. Fra questi, sono stati 96 i nomi nuovi, tra debutti e ritorni importanti, e 23 i marchi della sezione Spring. Quasi 1.700 i compratori (+5% rispetto al 2023), provenienti da più di 50 paesi del mondo.
“Concepiamo ogni nuova edizione come un vero e proprio osservatorio sulla cultura olfattiva contemporanea. Il calendario degli eventi e dei progetti speciali, che vede protagonisti i più importanti
player del settore, esplora ogni aspetto della profumeria artistica, dalle tendenze del mercato alle
nuove frontiere della comunicazione e della perfume culture”. Così Agostino Poletto, direttore
generale di Pitti Immagine, descrive la 22a edizione di Pitti Fragranze, che ha avuto luogo dal 13
al 15 settembre alla Stazione Leopolda di Firenze.
Una selezione accurata della scena internazionale, equamente distribuita tra nomi di punta e giovani realtà, senza dimenticare linee skincare, beauty e benessere: circa 215 i brand presenti al salone, con una forte prevalenza internazionale (74%).
Il suono delle fragranze
È stata questa sinestesia a ispirare la manifestazione. Profumi e musica si confrontano da sempre. E condividono lo stesso linguaggio. Li abbiamo ritrovati insieme nell’interpretazione di The Sound
of Fragrance, l’installazione in scena allo Spazio Alcatraz della Stazione Leopolda, curata da Paola Gariboldi, giornalista e vicecaporedattore beauty a D La Repubblica, e Susanna Macchia, giornalista e content creator.
Un percorso ha esplorato il silenzio, olfattivo e musicale, l’altro ha indagato il rumore nel profumo e nella musica. Similmente, le due fragranze create per l’occasione sono state una la Silence Fragrance, firmata dalla maitre parfumeur di Givaudan Sonia Constant, l’altra la Noise Fragrance, composta dal maitre parfumeur di Mane Cristiano Canali. Le tracce musicali che hanno accompagnato le due esperienze sono ideate dal compositore Alessandro Meistro, che ha attinto da un lato dalle dissonanze di strumenti suonati in modo non convenzionale come nelle composizioni di John Cage, dall’altro dal minimalismo di autori come Brian Eno e Ryuichi Sakamoto.
Conferenze, incontri e workshop
Il talk di apertura ha introdotto proprio il tema guida della manifestazione con un dialogo fra i professionisti coinvolti nella realizzazione dell’installazione e visita dell’opera a chiusura dell’incontro. Ma un fitto calendario e una rosa di temi di attualità si sono sviluppati per tutta la manifestazione.
Qualche esempio? Icona della profumeria francese e fondatore del brand Akro insieme alla figlia Anaïs, Olivier Cresp ha svelato i segreti del profumo, in un viaggio alla scoperta del cuore più profondo di una fragranza. Con Pierre Guguen (founder di L’Orchestre Parfum), Emiliano Zelada (compositore, artista, sound designer e docente), Marco Martello (autore del libro La formula del sentire. Atlante psico-emotivo del mondo delle fragranze) si è riflettuto sui profumi come nuova Woodstock per la Gen Z.
Con Chiara Davanzo (Marketing & Content Director Storeis) si sono passati sotto la lente d’ingrandimento trend emergenti, comportamenti d’acquisto online e ruolo dei social media, in particolare TikTok, nella scoperta e nella scelta dei profumi. Da non dimenticare l’edizione 2024 di Raw by Mane, il consueto format del salone dedicato alle più importanti materie prime del profumo. Intitolato “The new gourmandise: from taste to fragrance”, ha esplorato il passaggio da innocente peccato culinario e addiction olfattiva senza tempo, a ispirazione della creatività contemporanea della profumeria artistica.
Dopo la conferenza, due workshop dimostrativi dal titolo “Gusto e Olfatto by Mane” hanno rafforzato quanto emerso dal confronto.
Debutti e rientri
Con Spring i visitatori hanno conosciuto una selezione di brand nuovi e linee di fragranze al primo appuntamento con il pubblico internazionale e, insieme a nuove realtà sul mercato. In questa edizione sono state 60 le aziende tra nomi nuovi e rientri, ben 36 i debutti assoluti a Fragranze. Per citare qualche nome, Ajmal, per la prima volta al salone, è un’azienda leader nella produzione di Oud a livello mondiale, con linee di fragranze proprie e specializzata nella creazione di profumi preziosi e raffinati.
Altro esordio in fiera è stato quello di Kintsugi Perfumes, con fragranze speciali ispirate alla filosofia giapponese del kintsugi che si propongono di curare anima e corpo. Fra i rientri importanti, da segnalare Santa Eulalia, il celebre luxury store multimarca di Barcellona che è tornato con la sua linea di profumi, o quello di Stephane Humbert Lucas, un marchio culto della profumeria francese.
Non solo fragranze
In fiera presenti anche numerosi brand in ambito skincare, con le loro proposte di trattamenti viso, corpo e capelli, oltre a profumazioni per la casa, candele e oggetti design belli da vedere e buoni da annusare. Per citarne qualcuno, partiamo da EviDenS de Beauté – leader nella cosmetologia di nicchia che coniuga expertise giapponese e savoir-faire francese – per proseguire con Kysh Cosmetics, il primo luxury brand italiano di skincare intima, o Tiny Associates, luxury skincare sostenibile fondato a Stoccolma da David Koo, con una linea genderless di prodotti naturali per la cura della pelle.
Il lato glam di Pitti Fragranze
La fiera è anche occasione per eventi dove il mondo delle fragranze si abbandona al suo lato più glam. Due i compleanni festeggiati: i 22 anni di presenza continuativa della Kaon al Pitti Fragranze e il party di Harper’s Bazaar per celebrare il 20esimo anniversario di Campomarzio70. In linea con il tema di contaminazione sinestetica, la presentazione dello speciale Signature Drink formulato in occasione di Fragranze da Dibaldo, il marchio di Spirits e superalcolici creato dal genio di Baldo Baldinini.