La vecchiaia è davvero nemica della bellezza? Non è, al contrario portatrice di fascino, di potere seduttivo? Basta con gli effetti photoshop, il mondo della cosmesi, della moda e dello spettacolo ha bisogno di verità. Parola di Diego Dalla Palma.
L’età, nel mondo cosmetico, è un deterrente?
“Se lo è, diventa necessario porsi qualche domanda – spiega Diego Dalla Palma, maestro e look maker di fama internazionale – Ad esempio: sono i giovani o sono gli anziani ad acquistare certi prodotti costosissimi di make up e di skincare? Sono le cosiddette persone sotto gli “anta” a dimostrare i vantaggi di un preparato cosmetico o è la gente che gli “anta” li ha superati a dare esempi significativi di come si affronta e combatte l’età che avanza?
Ci si rende conto, o no, che la bellezza, quella effimera e passeggera, spesso illusoria e ingannevole è quel tempo che, nella vita di qualsiasi essere umano, diventa storia in quattro e quattr’otto, lasciando il passo – vivaddio! – al fascino, al potere seduttivo e a tutte quelle sfumature che conducono al reale significato della parola bellezza (le icone di stile sono a dimostrarci che questo è un valore autentico, non una ciancia da tre soldi).
Infine, la domanda che, personalmente più mi sta a cuore: coloro che predicano l’inclusione, la cosiddetta fluidità di generi, la resilienza, l’introspezione, la complicità, l’eguaglianza, tutti termini che ormai usiamo comunemente, non dovrebbero rispettarlo e valorizzarlo, anziché ingannarlo, questo benedetto vocabolo: vecchiaia? Invece, nel mondo della comunicazione e in quello della pubblicità, visi e corpi stirati, tirati, compromessi, anziché comPromossi, dalla misera divinità del ritocco, dalla pietosa regola dell’inganno, dalla subdola legge dell’illusione. Davvero, davvero questa abitudine migliorerà la nostra vita? Ci renderà felici? Appagherà i nostri malesseri?
Per questo, giorni addietro, ho esultato sfogliando uno di quei mezzi di comunicazione che nelle nostre frenetiche corse del sopravvivere abbiamo reso oggetti d’antiquariato, chiamato giornale. Un’immagine ha colpito non solo l’impulso della mia memoria ma anche quello del mio orgoglio: Maggie Smith, all’età di 89 anni, col suo dirompente spirito di verità e di autenticità, presta la sua figura a Loewe. Jurgen Teller, artista geniale della fotografia che sa sfondare le porte dell’ovvio e del patinato e porta “in scena” la straordinaria potenza della verità, trasformandola in bellezza.
Insieme al direttore creativo Jonathan Anderson, ha bandito qualsiasi intervento di Photoshop sulle fotografie dell’immensa attrice. E, così, la grande Maggie, con la sua età, appare in tutta la sua straordinaria realtà. In tutto il suo stupefacente carisma. A dirci che la verità è ineccepibile. E che la bellezza è vita. Questo accade nella moda. Qualcuno, nel Pianeta Cosmesi, vuole muoversi? E salutare per sempre il subdolo e ingannevole Photoshop, oltre ai luoghi comuni ammuffiti.