Una ricerca internazionale condotta da GfK riflette sul ruolo attuale della bellezza e sul tempo che le persone dedicano alla loro cura. Ne emerge che migliorare il proprio aspetto è considerato – a livello globale – un modo per stare bene con se stessi.
L’Italia è il Bel Paese in molti sensi. E la recente ricerca firmata GfK lo conferma una volta di più. GfK è punto di riferimento internazionale per chi desidera acquisire informazioni su consumatori e mercati. L’agenzia è infatti in grado di fornire dati strategici globali integrati grazie alla conoscenza del mercato locale di oltre 100 Paesi con il valore aggiunto di trasformare le informazioni raccolte in valutazioni mirate.
È il caso per esempio del sondaggio sulla bellezza condotto online nel Giambrone2015 in 22 Paesi, che ha intervistato oltre 27.000 consumatori con più di 15 anni. I Paesi coinvolti sono stati: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Hong Kong, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti d’America.
Obiettivo del sondaggio, indagare le ragioni che spingono le persone a prendersi cura del proprio aspetto e quanto tempo dedicano a questa attività alla settimana. Il risultato che riguarda il nostro Paese è particolarmente interessante: è emerso infatti che l’Italia è al primo posto per tempo dedicato alla cura della persona.
Focus Italia
Siamo dunque un popolo vanesio? Al contrario. Per il 69% degli intervistati italiani curare il proprio aspetto è innanzitutto un’attività praticata per sentirsi meglio con se stessi. La ricerca aggiunge inoltre che, in media, ogni italiano impiega oltre 5 ore e mezza a settimana in attività finalizzate a migliorare il proprio look (6,2 ore nel caso delle donne, 5 ore gli uomini). Procedendo con la lettura della classifica delle motivazioni, seguono nell’ordine l’esigenza di sentirsi a posto (39%) e la volontà di dare il buon esempio ai propri figli (30%).
Se la stessa classifica si legge dal punto di vista della fascia di età, l’interpretazione varia leggermente. Infatti, fermo restando che le prime due posizioni si mantengono stabili, la terza diventa un indicatore delle preoccupazioni tipiche di ciascuna fase della vita: gli intervistati tra i 15 e i 19 anni dichiarano al terzo posto il desiderio di esprimere la propria personalità; tra i 20 e i 40 anni emerge la volontà di compiacere il partner, mentre dopo i 40 diventa motivo trainante diventare un esempio per i propri figli. La fascia di età che dedica più tempo alla cura della persona è quella compresa tra i 50 e i 59 anni, seguita da quella tra i 20 e i 29 anni.
Focus mondo
Spostando l’attenzione sui risultati globali della ricerca, emergono alcune differenze rispetto all’Italia. La volontà di sentirsi bene con se stessi rimane al primo posto, dichiarata dal 60% degli intervistati a livello globale. Al secondo posto si posiziona il desiderio di fare una buona impressione sulle persone che si incontrano per la prima volta (44%) e al terzo dare un buon esempio ai propri figli (40%).
Queste motivazioni si collocano ai primi tre posti nelle dichiarazioni di entrambi i sessi, ma la volontà di sentirsi bene con se stessi risulta molto più importante per le donne, che la citano nel 67% dei casi, contro il 52% degli uomini. Al contrario, fare una buona prima impressione ed essere di esempio per i figli vengono menzionati da una percentuale quasi identica di uomini e donne.
Altrettanto interessante è indagare quali sono le differenze di genere nelle motivazioni che portano alla cura personale. Andando ad analizzare le ragioni citate, nel caso degli uomini, al quarto e quinto posto si trovano spiegazioni legate alla sfera dei sentimenti e della seduzione. Vogliono apparire al meglio per compiacere il coniuge o il partner mana(37%) oppure per fare una buona impressione sulle persone che trovano attraenti (36%). Al contrario, le donne sono più motivate dal desiderio di esprimere la propria personalità e dall’idea di sentirsi sempre in ordine (entrambe queste ragioni vengono citate dal 40% delle intervistate).
Andando a vedere il tempo riservato alla cura personale, in media le donne intervistate dichiarano di impiegare quasi cinque ore a settimana, mentre gli uomini dedicano al proprio look poco più di tre ore. Se, come abbiamo detto, sono gli italiani a dedicare il maggior numero di ore, argentini e americani vengono subito dopo, perché dedicano al proprio aspetto circa 5 ore e un quarto a settimana.
In fondo alla classifica troviamo i cinesi, che dichiarano di spendere meno di tre ore a settimana per la cura della persona, preceduti dai sudcoreani con poco più di tre ore e un quarto e dai giapponesi con tre ore e mezza. Le motivazioni per apparire al meglio cambiano, ovviamente, a seconda dell’età.
Tutte le fasce di età concordano sul fatto che sentirsi bene con se stessi è la ragione più importante per prendersi cura del proprio aspetto. Emergono poi delle lievi differenze a seconda del segmento considerato. I giovani con meno di 30 anni, come è prevedibile, attribuiscono particolare importanza alla possibilità di fare una buona impressione sulle persone che incontrano per la prima volta (secondo posto) e con quelle che trovano attraenti (terzo posto).
Tra i 30 e i 50 anni, essere di buon esempio per i figli si posiziona sempre al secondo posto, mentre dopo i 50 anni compiacere il partner diventa la terza motivazione più importante.