Notizie confortanti per il settore della cosmetica in generale e del trend fragranze in particolare. Segni di ripresa arrivano dai mercati globali, guidati dalle performance degli Usa, in cima alla classifica. Ma se l’Oriente già da qualche anno mostra il suo potenziale, l’Africa si annuncia come la prossima novità. Nel focus di Allure, l’andamento delle fragranze in Europa Occidentale e Cina.
Resilienza. È questa la caratteristica che emerge leggendo i dati che riguardano l’andamento dell’industria globale dei cosmetici. Nonostante la pandemia e il complicato scenario internazionale, infatti, negli ultimi cinque anni il mercato del beauty è cresciuto del 19,9% e si stima che per i prossimi 4 anni il settore continuerà il suo sviluppo, con una crescita media annua per il periodo 2024-2028 del 9%.
Questo il futuro prossimo secondo la società di ricerche di mercato Euromonitor International. Nel 2023 l’industria globale dei cosmetici ha registrato un valore totale di oltre 617,2 miliardi di dollari. Per il 2024, si prevede che raggiungerà i 670,8 miliardi di dollari. Tra i Paesi in maggiore fermento si distinguono gli Stati Uniti, in testa alla classifica: qui il mercato cosmetico ha raggiunto 128,9 miliardi di dollari nel 2023, e si prevede una crescita del 5% nel 2024, raggiungendo i 135,7 miliardi di dollari.
A seguire la Cina, che si posiziona come il secondo mercato a livello mondiale, dove sono in atto rilevanti cambiamenti nelle tendenze, nel comportamento dei consumatori e nella distribuzione dei canali. Da tenere d’occhio le regioni Asia-Pacifico e ASEAN, perché stanno diventando sempre più strategiche per i player internazionali.
Infine, a minare la supremazia di est e ovest, l’Africa sta acquisendo sempre più un ruolo di primo piano. Come è emerso dal Cosmotalk sull’industria cosmetica africana tenutosi all’ultimo Cosmoprof Worldwide Bologna, in questo mercato, fino a oggi quasi ignorato dalle più grandi multinazionali, è atteso un forte sviluppo. Nelle previsioni fino al 2028, i mercati principali rimarranno USA, Cina e Giappone, ma i paesi africani avanzeranno velocemente.
A determinare questo sviluppo sono in particolare la crescente urbanizzazione e l’espansione della classe media. Inoltre, mediamente l’età è di circa 19-20 anni, la gen Z africana rappresenta pertanto un mercato enorme con un potere d’acquisto crescente.
Cogliendo gli spunti che emergono da questo quadro generale, Allure guarda in particolare al trend fragranze in Europa occidentale e Cina.

COSA SUCCEDE IN EUROPA OCCIDENTALE
Dopo il periodo pandemico, le vendite di fragranze nell’Europa occidentale sono cresciute con tassi a doppia cifra durante tutti gli anni. La tendenza non mostra segni di rallentamento nemmeno nel 2024. Alla base di questo andamento c’è un cambiamento nel modello di utilizzo delle fragranze. Precedentemente focalizzato sulle occasioni fuori casa, soprattutto dopo la pandemia il ruolo dei profumi sta gradualmente associandosi al concetto di benessere fisico ed emotivo.
Alleati emozionali
Fino a poco tempo fa, l’uso della fragranza era contemplato per le occasioni sociali e come strumento di seduzione. Sebbene siano ancora di nicchia, oggi i claim che associano il profumo al benessere fisico ed emotivo sono in aumento, con riferimenti a temi come potenziamento dell’energia, veganismo e aromaterapia. Un trend che porterà i consumatori a chiedere evidenze scientifiche che dimostrino se e come l’aromaterapia e le fragranze funzionali possano avere un’influenza benefica sulla salute.
Profumo specchio della personalità
La domanda per fragranze uniche o personalizzate è in aumento, soprattutto da parte dei consumer più giovani, perché le considerano un modo per esprimere la propria individualità e distinguersi dalla massa. Gli operatori del settore accolgono questa tendenza con lo sviluppo di nuovi prodotti. Ad esempio, Estée Lauder sta lavorando con la tecnologia AI per offrire consigli personalizzati sulle fragranze basati sulle reazioni neurologiche di un individuo.
Premiumizzazione sempre più spinta
Sulla base del sondaggio Euromonitor Voice of the Consumer: Beauty Survey, condotto da giugno a luglio 2023, la maggioranza dei consumatori nei primi cinque mercati dell’Europa occidentale (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e Italia) ha indicato la qualità premium come una delle caratteristiche preferite di un profumo.
Con una quota di circa l’83% nel mercato totale delle fragranze dell’Europa occidentale, il segmento premium guida con una crescita su base annua del 12% nel 2023 e un CAGR del 4% a valuta costante negli anni previsti fino al 2028.

Sostenibilità ormai acquisita
Parallelamente a una maggiore qualità, anche la richiesta per fragranze sostenibili è in aumento. I marchi leader nel segmento premium mostrano già delle attenzioni in questo senso. Per esempio, sviluppando nuovi formati e imballaggi, come i flaconi ricaricabili, che stanno guadagnando popolarità.
La Francia è uno dei più grandi mercati di ricariche e prodotti ricaricabili a livello globale. Nel 2023, L’Oréal ha adottato una strategia per espandere la propria gamma di fragranze ricaricabili collaborando con The Perfume Shop per creare una stazione di ricarica di fragranze multimarca nei suoi negozi con sede nel Regno Unito. Sempre nel 2023, Marc Jacobs ha lanciato Daisy Drops, una formulazione compatta simile a un gel contenuta in un packaging in capsule sostenibili.
Secondo il Product Claims Tracker di Euromonitor, ingredienti naturali e rispetto dell’ambiente sono i principali attributi sostenibili dichiarati per le fragranze nei mercati più importanti dell’Europa occidentale. Il settore sta assistendo a investimenti significativi e allo sviluppo di nuovi prodotti in questo ambito. Nel 2023, L’Oréal ha collaborato con Cosmo International Fragrances per utilizzare la sua tecnologia di estrazione da ingredienti naturali.
Symrise – azienda tedesca produttrice di fragranze e aromi – ha sviluppato Lilybelle, un ingrediente prodotto in modo sostenibile, biodegradabile e riciclato proveniente dall’industria del succo d’arancia. Ha anche vinto il premio come “Miglior ingrediente sostenibile per una fragranza” al Barcelona Perfumery Congress nel 2023. Inoltre, l’iniziativa di Coty di utilizzare alcol catturato dal carbonio e la sostituzione, da parte di Chanel, dell’ottone galvanizzato con una striscia di alluminio anodizzato nella sua confezione Chance nel 2024 sono ottimi esempi dell’impegno da parte delle Maison di ridurre l’impatto ambientale.

TREND FRAGRANZE: UNO SGUARDO IN ORIENTE
Secondo il country report pubblicato da Euromonitor International ad aprile scorso, dopo aver registrato un calo nel 2022, il trend fragranze in Cina registra una robusta crescita durante il 2023 con un incremento a doppia cifra. Nei prossimi cinque anni ci si aspetta che le fragranze manterranno un CAGR a due cifre, con una crescita costante per le fragranze premium e un continuo calo per le fragranze di massa.
Il successo del no gender
Negli ultimi anni il tasso di crescita delle fragranze unisex ha superato di gran lunga quello delle composizioni maschili o femminili. Rispetto alle fragranze tradizionali, infatti, le unisex sono percepite come più adatte al quotidiano perché evitano l’imbarazzo causato da profumazioni percepite come troppo intense per i consumatori cinesi. Parallelamente, la consapevolezza e l’autonomia delle donne si sono rafforzate, pertanto i profumi unisex sono preferiti perché comunicano un’immagine indipendente e sicura di sé.
Fragranze diverse secondo l’occasione
In Cina i consumatori selezionano con cura le occasioni in cui indossare i profumi. Per esempio, in un ambiente professionale, le fragranze unisex sono considerate più adatte per comunicare un’immagine pulita e ordinata, mentre nelle occasioni sociali o negli appuntamenti romantici, alcune consumatrici preferiscono profumi floreali più delicati per esaltare il loro lato femminile. In virtù di questo tipo di approccio, nel mercato cinese è emersa la tendenza a comprare più fragranze da indossare in occasioni diverse.
La stanchezza da profumo
Il mercato delle fragranze si è ampliato fino a comprendere segmenti affini: bodycare, igiene e persino prodotti per il bucato. Se da un lato queste categorie guidano il successo del settore, dall’altro i consumatori stanno piano piano sperimentando la “stanchezza da profumo”, ovvero la sensazione di essere sopraffatti da un’eccessiva offerta di prodotti profumati, che riduce l’entusiasmo nell’acquisto di nuove fragranze.


