Terza edizione per ‘La Bellezza di amarsi’, un progetto che mette al centro la donna, la persona e il piacere di curare sé stessi come mezzo di riscatto. Un gesto alla quale nessuno dovrebbe rinunciare.
Avviata nel 2022, l’iniziativa benefica che Bottega Verde ha ideato con Caritas Italiana per valorizzare e supportare l’universo femminile più fragile – La Bellezza di amarsi – continua anche per il 2025.
Ogni anno si è scelto di destinare un ampio assortimento di cosmetici e prodotti per l’igiene a specifiche situazioni di difficoltà: il 2022 è stato dedicato a donne vittime di violenza domestica, il 2023 a donne in condizione di vulnerabilità che partecipavano ai laboratori di sartoria solidale; nella 3° edizione, la marca si rivolge alle donne e alle famiglie provenienti da corridoi umanitari e destina a loro una corposa donazione di prodotti.

“La portata di questa attività travalica il semplice omaggio di prodotti diventando – per la sua natura continuativa e l’inserimento nei programmi di aiuto di Caritas Italiana – un progetto di accoglienza, inclusività e ricostruzione”, ha dichiarato Carlo Bertolatti, Direttore Generale di Bottega Verde. “La cura di sé è spesso il primo passo nella riparazione di una vita, è segno di autostima, di voglia di star bene. È quel gesto a cui nessuno deve rinunciare.”
Quest’anno la scelta di rivolgersi a donne profughe, provenienti da corridoi umanitari, allarga il beneficio ad intere famiglie provenienti da Afghanistan e Pakistan. “Si tratta di persone e di intere famiglie che hanno dovuto far fronte a condizioni di paura e incertezza e che oggi, in Italia, possono contare su una condizione di sicurezza e serenità”, ha dichiarato Don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana. “Il contributo di Bottega Verde si inserisce quindi in un processo di rinascita della persona e lavora sul concetto di valorizzazione, di fiducia in sé stessi, aspetti che queste donne, in molti casi, hanno spesso perso e che sono però presupposto per aspirare ad una vita migliore, per integrarsi nella società.”