Più che una tendenza, la Longevity Care sta ridefinendo il concetto globale di invecchiamento. Dalla salute integrata ai trattamenti avanzati, i consumatori cercano soluzioni per una pelle sana e vitale nel tempo, complici le scoperte scientifiche in diversi campi. Senza il miraggio dell’eterna giovinezza. Una sfida che le aziende del settore devono cogliere con prodotti innovativi per ogni fase della vita.
Il desiderio di una vita più lunga e sana – in una parola, la “longevità” – è ormai diventato mainstream. “Non si tratta più solo di aggiungere anni alla vita, ma di reinventare come potrebbero essere quei decenni extra”, si legge su Forbes. “Gli scienziati stanno spingendo i confini della biologia umana, mentre gli esperti finanziari si affannano a riscrivere le regole della pensione. Anche la cultura pop si sta unendo al movimento, con programmi tv e influencer sui social media che esaltano gli ultimi trucchi per la longevità. Questo non è il modo in cui i vostri nonni immaginavano di invecchiare: è una vera e propria rivoluzione della longevità, che sta cambiando tutto, da come lavoriamo e risparmiamo a come mangiamo e ci divertiamo. Benvenuti nell’era delle possibilità infinite, dove vivere fino a 100 anni potrebbe diventare la nuova normalità”.
Dibattuta nei settori più disparati, oggetto di ricerche approfondite in tutto il mondo, la “longevità” sta influenzando in modo significativo anche la bellezza. Per approfondire l’argomento Allure ha intervistato Michael Nolte, SVP Creative Director Beautystreams, una piattaforma B2B di analisi del mercato e delle tendenze specializzata nel settore cosmetico.

Cosa si intende per movimento per la longevità?
Nel mercato odierno della bellezza, la ricerca della longevità è evidente anche dallo spostamento dei consumatori verso prodotti e trattamenti che promuovono salute e vitalità della pelle nel tempo. Sebbene l’anti-età sia stata una categoria storicamente leader, negli ultimi anni, il prendersi cura del corpo e della pelle dall’interno e puntare sulle cure preventive è diventato prioritario. Il concetto di invecchiamento sano sta, insomma, crescendo in modo significativo nel settore della bellezza, alterando le premesse alla base del classico marketing anti-età. Non più una comunicazione incentrata sull’eliminazione di tutti i segni del tempo, ma l’idea di essere in armonia con la propria età, i suoi segni visibili e gli effetti. I superpoteri di medicina e scienza portano a mettere in discussione le prospettive sull’invecchiamento, alimentando le speranze per una vita lunga e più sana.


In primo piano le cosiddette aziende della longevità, entrate in corsa per promuovere quest’ultima, decifrare il codice dell’immortalità e offrire soluzioni per una pelle senza età. Ed è qui che si inserisce Lifelong Care – letteralmente cura per una lunga vita -, un movimento che intende rispondere a questa domanda di longevità con un’ampia offerta di servizi e prodotti, prendendosi cura in modo olistico di una persona tutta la vita. Ne derivano due sfide: adattare le routine di bellezza alle varie fasi dell’esistenza e fidelizzare i clienti mostrando che si è in grado di rispondere alle loro esigenze individuali.
Quali sono le premesse che hanno portato alla diffusione di questo movimento?
Il concetto di assistenza permanente è destinato ad acquisire sempre più rilievo nella società contemporanea a causa di diversi fattori sociali. In primo luogo, l’aumento dell’aspettativa e della durata media della vita implica una rivalutazione degli standard di bellezza, che non dovrebbero essere definiti in modo restrittivo solo dalla giovinezza. Non è pratico aspirare all’aspetto di un ventenne all’età di 60 anni. Meglio superare l’enfasi esclusiva sull’aspetto giovanile, ridefinendo la bellezza: se comprenderà buona salute, preservazione cognitiva e benessere generale, allora le varie fasi della vita possono essere apprezzate come parti di un viaggio arricchente.
Questo cambiamento di paradigma sottolinea l’importanza dell’assistenza sanitaria preventiva, anche economicamente vantaggiosa dati gli elevati costi delle terapie mediche. Anche la spinta verso una società più inclusiva è una forza trainante alla base dell’assistenza permanente. È essenziale promuovere l’idea che l’invecchiamento possa essere un’ambizione e che caratteristiche come le rughe significhino maturità e saggezza piuttosto che fragilità. L’inclusività non dovrebbe creare una dicotomia che escluda coloro che optano per interventi medici come filler o botox, ma rispettare le scelte di ogni consumatore in questo ambito.
Come si manifesta a livello globale?
Il settore della longevità è in rapida crescita e continuerà a influenzare la cura e il benessere della pelle nel futuro, diventando sempre più parte integrante dell’industria della bellezza e plasmando le preferenze dei consumatori, lo sviluppo dei prodotti e le tendenze globali. Dalle formulazioni per la cura della pelle ai cosmetici colorati che tengono conto dell’età fino alle pratiche di benessere olistico, ogni categoria è influenzata dalla corsa alla longevità che continuerà a guidare l’innovazione e a plasmare il futuro della bellezza.


Quali sono i tabù da abbattere e gli ambiti di sviluppo futuro per la bellezza femminile e maschile dal punto di vista della longevità, anche tenendo conto dei cambiamenti ormonali?
Una nuova generazione di prodotti sta arrivando sul mercato per affrontare gli effetti dei cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa, offrendo soluzioni sia per la cura personale che per il benessere: cosmetici per la pelle e la cura topica dei capelli, integratori che regolano gli ormoni e prodotti per la salute sessuale. Anche il test salivare per valutare l’equilibrio ormonale rappresenta uno strumento non invasivo, indolore e conveniente.
Lo stesso dicasi per l’andropausa, il cambiamento associato all’abbassamento dei livelli di testosterone con l’età. La nuova consapevolezza maschile in tale ambito crea l’opportunità di nuove terapie in grado di ottimizzare i livelli ormonali. Per aiutare milioni di uomini affetti da calvizie, l’industria sta sperimentando prodotti e servizi aggiornati: dai trattamenti con cellule staminali ai dispositivi di micro-aghi e terapia laser, fino alla tecnologia di editing genetico e alla medicina rigenerativa. Un esempio per tutti: gli esosomi, promettenti per la prevenzione e il trattamento della caduta dei capelli e dell’alopecia, perché stimolano i follicoli piliferi.
Ma la frontiera più avanzata della bellezza è la salute del cervello. Da qui prodotti e strumenti progettati per migliorare le prestazioni cerebrali e le funzioni cognitive e persino dispositivi indossabili per il tracciamento del cervello, sensori cerebrali e interfacce cervello-computer che consentono una diagnosi precoce e un trattamento personalizzato del declino cognitivo.
Come possono le aziende abbattere gli stigmi legati alla bellezza in relazione all’età? È solo una questione di marketing o c’è qualcosa di più?
Non sembra avere più senso per il mercato della bellezza promuovere un aspetto giovanile sempre uguale a se stesso, concentrato sull’eliminazione di tutti i segni dell’invecchiamento. Meglio promuovere l’idea di essere in armonia con la propria età. Ciò crea molte opportunità per l’industria, che può soddisfare un target maturo, con cosmetici mirati. Un consumatore consapevole che le esigenze della propria pelle, dei capelli e della salute sono in continua evoluzione sarà aperto a servizi diversificati e novità. Per fidelizzarlo, i marchi dovranno, a loro volta, puntare su obiettivi oltre i prodotti: offerte di stile di vita, servizi, costruzione di comunità e scopo.
Bellezza, benessere, salute: in quali percentuali questi tre fattori si mescolano oggi nel mercato beauty e come cambieranno in futuro?
Con l’avanzamento delle conoscenze della biologia della pelle, si è compreso che il benessere olistico comprende la salute fisica, mentale ed emotiva, ed è strettamente legato alla longevità della pelle. Di conseguenza, la salute dell’intestino, l’igiene del sonno, la forza mentale e la forma fisica sono componenti che hanno un impatto su quest’ultima. La sua salute e il suo benessere sono intrinsecamente connessi alle emozioni, all’ambiente e allo stile di vita di ognuno di noi. Dalla consapevolezza che la pelle può essere curata sia dall’interno che dall’esterno, i marchi saranno in grado di offrire ai consumatori una gamma di prodotti e servizi olistici.


Qual è il focus più utile della ricerca scientifica per sostenere lo sviluppo di questo movimento?
Alimentati dalla crescente comprensione del processo di invecchiamento biologico, i finanziamenti alla scienza dell’invecchiamento e della longevità hanno raggiunto livelli senza precedenti. Le scoperte in questo ambito, tra cui la terapia con cellule staminali, la tecnologia di editing genetico, gli studi sulla senescenza, l’epigenetica, la biologia rigenerativa e il biohacking hanno aperto nuove opportunità per le aziende del settore, in grado di offrire formule rigenerative, anche grazie al supporto di una nuova generazione di professionisti di altri ambiti scientifici, tra cui chirurghi oncologici, ricercatori dei materiali biomedici e specialisti in biologia molecolare.
Esistono già ingredienti o tecnologie di questa portata?
Big data, apprendimento automatico, intelligenza artificiale e strumenti di analisi predittiva stanno facendo sperare in grandi progressi verso una vita più lunga e sana. L’impennata delle innovazioni tecnologiche diagnostiche negli ultimi anni apre nuove opportunità anche per la salute e il benessere della pelle. La tecnologia digitale, offrendo un quadro dettagliato e un’analisi della salute e dei parametri cutanei, si dirige verso cure iperpersonalizzate anche in questo ambito.
In particolare, le tecnologie indossabili – in grado di monitorare lo stile di vita, l’esposizione ambientale e le informazioni molecolari in tempo reale – stanno diventando strumenti per mappare e prolungare la durata di una buona salute. Così la scoperta di biomarcatori che misurano vari segnali biologici provenienti dalla pelle e dal corpo si sta rivelando un’area chiave di ricerca per prevedere le malattie della pelle e monitorare la salute generale.
Lo stesso vale per i progressi nelle tecniche di deep learning e negli algoritmi di intelligenza artificiale, che consentono agli esperti di identificare, analizzare e interpretare le condizioni della pelle con un elevato grado di precisione. Gli ingredienti che potenziano le funzioni cellulari, rallentano i segni dell’invecchiamento stanno guadagnando slancio sia nelle formulazioni topiche che ingeribili. Un esempio per tutti: le ricerche intorno alle sirtuine, famiglia di proteine localizzata in diverse aree delle nostre cellule, che regolano la proliferazione cellulare, il metabolismo energetico, la protezione del Dna e dai processi infiammatori.
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